Aadi e IPASVI incontro per il futuro infermieristico

IpasviNei giorni scorsi il Presidente dell’Aadi Dr. Mauro Di Fresco ed il Vicepresidente Dr. Carlo Pisaniello hanno incontrato la Presidente della Federazione Nazionale Collegi IPASVI la Dr.ssa Barbara Mangiacavalli per chiedere l’apertura di un dialogo con la Federazione per poter condividere percorsi innovativi rispetto a temi d’interesse per la professione infermieristica.

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Il Coina apprende con piacere di questo incontro tra l’Aadi e IPASVI a conferma dell’intuizione di questa collaborazione tra l’Aadi e il Coina avvenuta circa 3 anni fa e che rispecchia gli stessi interessi visto che lo statuto del Coina all’art. 4 recita: “Il Coina ha lo scopo di favorire l’unione per lo sviluppo della professionalità e la tutela dei diritti di coloro che svolgono attività infermieristica…”

coina-1024x960-150x150Nell’articolo pubblicato il 26 Giugno 2015 “Aadi e IPASVI prove di dialogo“, sono stati discussi diversi argomenti e le relative proposte che il presidente e il vicepresidente Aadi, hanno proposto, dopo l’apertura del segretario della Basilicata dell’Associazione, presentandolo alla Dr.ssa. B. Mangiacavalli.

Tassa Ipasvi: la proposta Aadi prevede l’apertura di un albo speciale dove far confluire gli infermieri subordinati pubblici e privati sia per applicare una tassazione ridotta che per meglio controllare l’abusivismo e il doppio lavoro.

Albo Ipasvi: l’Aadi ha proposto l’apertura di altri albi speciali tra cui quello relativo all’infermiere legale e disciplinare oltre alle diverse specialità cliniche.

Demansionamento: la richiesta Aadi è di discutere unitariamente a un tavolo giuridico per definire propriamente il demansionamento anche al fine di stilare un elenco non esaustivo delle reali mansioni che l’infermiere NON dovrebbe svolgere. Identificare con certezza il fenomeno, secondo i responsabili Aadi, consente di limitare e precisare il raggio di azione per le legittime pretese legali e risarcitorie affinché l’infermiere si liberi dello sfruttamento. In questo senso l’Aadi ha evidenziato la priorità dell’autonomia professionale soprattutto in ordine al demansionamento che, sfruttando il lavoro infermieristico, svilisce la categoria. “In un sistema dove prevalgono le posizioni organizzative sulla dignità del lavoratore – ha detto il presidente Aadi – gli straordinari sulla qualità del lavoro, la reverenza e il servilismo sulla cultura e sull’autostima, non è facile unire tutti sotto lo stesso tetto per cui le divisioni settarie e gli interessi egoistici sono e saranno un serio problema da combattere”.

Mobbing: la proposta Aadi è di ottenere l’intervento Ipasvi nei casi in cui il sindacato non riesca a rispondere alle aspettative dell’infermiere mobbizzato. Su questo fronte l’Aadi ha intenzione di proporre l’apertura di uno sportello antimobbing chiedendo all’Ipasvi la partecipazione.

Sindacati: pur riconoscendo il ruolo dei sindacati, l’Aadi chiede un maggior controllo da parte dell’Ipasvi perché questi non riducano il loro intervento ad ambiti di interessi limitati e settoriali. L’Ipasvi, secondo Aadi, non deve e non può sostituirsi ai sindacati ma alcuni servizi che costituiscono il minimum etico dell’assistenza di categoria, devono essere garantiti anche dalla Federazione, così come li garantisce Aadi.

Speriamo possa nascere una collaborazione con l’Ipasvi” – ha affermato il Presidente – “Se ciò non avverrà, tuttavia, l’Aadi continuerà a lottare contro gli abusi ai danni degli infermieri, come ha sempre fatto fino a ora”.

Il nostro vecchio motto: “non esiste futuro se non si combatte per il presente” è sempre più attuale e questa possibile divergenza, non può non essere da apripista per una reale crescita professionale.

La redazione Coinanews