Assegnazione esclusiva dei telefoni all’infermiere

Nelle tante anomalie e competenze al quale l’infermiere deve rispondere ci è stato segnalato che in molte U.O. è il solo infermiere, il preposto a rispondere ai telefoni di reparto, violando palesemente le mansioni per le quali è stato assunto.

Addirittura ci viene portata alla nostra attenzione l’iniziativa di alcune caposala che addirittura richiamano l’infermiere, tramite avvisi affissi nelle U.O., sul giusto uso dei telefoni tipo cordless.

Ci chiedono e quindi noi lo chiediamo all’amministrazione, come mai di tale informativa non siano stati edotti anche i Primari, i Signori Medici, gli Specializzandi e il personale ausiliario; forse perché per alcune caposala il rispondere al telefono rientra tra le incombenze esclusive del personale infermieristico?

Perché se così fosse vorremmo ricordare a tutti che tale incombenza rasenta il demansionamento perché chiama il personale infermieristico una mansione inferiore.

Considerato che per mansione inferiore si intende quella assegnata (da una norma) ad una diversa qualifica e che, invece, viene svolta da una qualifica superiore con carattere di continuità, prevalenza ed esclusività (Cass. Sez. V, sent. 1116 del 21.07.1995).

“Lo svolgimento di mansioni inferiori influisce negativamente sulla formazione e sulla crescita professionale del dipendente tanto da depauperare il proprio bagaglio tecnico-culturale fino a limitarne gravemente le proprie capacità e possibilità di sviluppo, danneggiando il prestigio, la carriera e la competenza specialistica in un determinato settore”. – Corte di Cassazione, Sezione Lavoro Civile, Sentenza del 23 marzo 2005, n. 6326.

Posto che le mansioni inferiori sono vietate e non ammesse neppure di fatto, demansionare  l’infermiere significa cagionare un danno alla professionalità, immediatamente risarcibile ex art. 1226 C.C. (artt. 1218 e 2043 C.C.).

Per quanto sopra, s’invita a voler dare riscontro alla presente nota.

Lettera assegnazione telefoni