Ausiliario Socio Sanitario Specializzato impariamo a conoscerlo meglio

Alla luce del prossimo inserimento della figura degli OSS nei reparti di degenza, andiamo a conoscere meglio la figura dell’Ausiliario Socio Sanitario Specializzato, il quale può svolgere la sua attività in ogni Unità Operativa Semplice o Complessa.

L’ASSS nasce negli anni 80 per compensare l’abolizione della figura dell’infermiere generico, figura sanitaria di supporto all’infermiere professionale.

La nuova figura quella dell’ASSS avrà mansioni oltre a quelle alberghiere classiche dell’ausiliario socio sanitario, (es:rifacimento del letto libero) quelle più peculiari di diretto ausilio all’infermiere sia generico che professionale nelle attività assistenziali di base come igiene e mobilizzazione pazienti non autosufficienti.

Vediamo la storia dell’ausiliario:

Anni ’60 – ‘Ausiliario’ (portantino) istituito con il Dpr n. 128/69: la figura Ausiliario-portantino e’ storicamente presente negli ospedali ed ha sempre svolto mansioni esecutive e semplici. Prevalentemente: pulizia ambienti – trasporto materiale – prestazioni manuali.

Anni ’70 – ‘Ausiliario socio sanitario’ previsto dal Ccnl 1979: il Ccnl del 1979 introduce la figura di ausiliario socio sanitario addetto esclusivamente alle mansioni di pulizia’ inquadrata al 1 livello retributivo.

Anni ’80 – ‘Ausiliario socio-sanitario specializzato’ istituito con Dpr n. 348/83 – Dm n. 1984 con un corso di aggiornamento sono ampliate le competenze dell’ausiliario socio sanitario inquadrandolo al 3 livello retributivo.

Nel 1980 con l’ANUL (Accordo Nazionale Unico del Lavoro per il personale Ospedaliero) si distinsero le due figure di ausiliario:

L’ausiliario socio sanitario si occupa delle:

  • attività alberghiere;

  • rispondere ai campanelli, portare pappagalli, padelle, rifare letti non occupati.

L’ausiliario socio sanitario specializzato si occupa delle:

  • attività alberghiera;

  • pulizia stanza del paziente;

  • trasporto infermi ed accompagnamento dei deambulanti con difficoltà;

  • collaborazione con il personale infermieristico nella pulizia dell’ammalato allettato e nelle manovre di posizionamento nel letto;

  • responsabilità della corretta esecuzione dei compiti che gli sono stati affidati dal Coordinatore o infermiere di turno;

  • partecipazione alla programmazione degli interventi assistenziali per il paziente.

Alla luce di quello appena enunciato molti infermieri si chiederanno perché fino ad ora l’ausiliario nei reparti non è stato utilizzato per le mansioni che le spettano?

Il Coina si è sempre posto tale quesito e il motivo per cui nonostante la presenza di figure assunte per determinate mansioni, quest’ultime vengono impropriamente demandate ad altri operatori sanitari, vedi l’infermiere.

La causa di quanto sopra citato è da ricercare nei vari settori (verticali e/o orizzontali) dell’Azienda.

Molte domande ce le siamo e le abbiamo poste ma sempre senza risposta. Alcune di esse sono:

– Perchè il SITRA non ha mai fatto applicare il mansionario cosi come previsto dalla legge?

– Perchè le Caposala non hanno utilizzato gli ASSS per le vere mansioni per le sono stati assunti?

– Perché alcune sigle sindacali ancora oggi confermano ai loro iscritti che la figura dell’ASS e uguale a quella dell’Ausialiario Socio Sanitario Specializzato, quando non è affatto vero?

La colpa è vero è di molti, però è anche dell’infermiere, visto che ha l’obbligo di conoscere il profilo e mansioni del personale alle proprie dipendenze.

Quindi, da domani chiediamo a tutte le caposala e al nostro dirigente SITRA di poter utilizzare il personale sotto le proprie dipendenze secondo quanto previsto per legge, e se negato di chiedere una spiegazione anche scritta. Al fine di diventare noi i primi promotori per il riconoscimento della nostra professionale quale intellettuale cosi come sancito dall’art 2229 del Codice Civile.

La redazione Coina

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