Orario di lavoro cosa è cambiato dopo il 25 novembre 2015

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Sono ormai anni che il Coina combatte per il rispetto del D.Lgs 66/2003, emanato per l’attuazione delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE concernenti l’organizzazione dell’orario di lavoro.

Sono trascorsi più di vent’anni dalla sopra citata Disposizione Europea, ma nel nostro paese non è stata recepita e applicata secondo legge. Solamente con la denuncia della Commissione Europea alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, l’Italia il 25 novembre 2015 ha legittimato il D.Lgs 66/2003. Quindi tutti gli ospedali pubblici, e i privati ancor prima visto che non avevano deroghe, dovranno adeguarsi a questa normativa, la quale non beneficerà più di ulteriori deroghe a meno che non ci siano accordi aziendali. Gli ospedali o Asl possono osservare tale Direttiva legislativa modificando orari di lavoro o assumendo nuovi infermieri e/o personale sanitario. E’ notizia di questi giorni che il Governo ha previsto uno stanziamento di 350 milioni di euro nella legge di stabilità, per il rischio clinico e l’assunzione di circa 5-6 mila unità.

Lo stesso Ministro della Salute B. Lorenzin nei giorni scorsi ha detto: “Sono consapevole delle criticità che il ripristinato assetto normativo può in concreto determinare a livello delle singole strutture sanitarie – ha osservato il ministro nella sua risposta all’interrogazione, riferisce ADNKRONOSanche in considerazione dei vincoli alle assunzioni che nel corso degli anni sono stati introdotti per gli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Proprio per tale ragione ho dato indicazioni ai miei uffici di elaborare, in stretta collaborazione con le altre amministrazioni statali interessate, cioè la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dell’Economia e delle Finanze e il ministero della Funzione pubblica, una proposta normativa in grado di scongiurare le predette criticità e di dare copertura ai previsti aumenti di personale. Chiarisco però, da subito, che tale soluzione non prevede ulteriori deroghe alla disciplina europea in materia di orario di lavoro.

All’interno del nostro Policlinico cosa è cambiato?

E’ importante ricordare che la Fondazione Policlinico Gemelli non essendo un Ospedale pubblico, non aveva la possibilità di usufruire delle deroghe al D.Lgs 66/2003. Di conseguenza la normativa di legge in questione è vigente dal 2003. Nulla però di fatto è cambiato, fino ad oggi. Non è stato modificato nessun orario di lavoro, ne sono stati chiamati i Sindacati per trovare un accordo al fine di applicare correttamente il D.Lgs 66/2003.

La Legge Europea 66/2003 e la 161/2014, sono leggi a tutela del personale sanitario e del paziente, e sostanzialmente fissano dei paletti ben precisi in merito all’orario di servizio degli infermieri, medici e ausiliari, ai quali non si può derogare:

1) L’orario massimo di servizio è di tredici ore, comprendendo le relative pause. Dopo le 13 ore continuative in servizio, il personale non avrà più nessuna copertura assicurativa ne Aziendale, ne personale. In caso di danno,(malpractice, nonchè infortuni sul lavoro), il dipendente pagherà di tasca propria in virtù della violazione della legge. Infatti, qualora l’Azienda venisse condannata a pagare, la Corte dei Conti, potrebbe ugualmente rifarsi sullo stesso lavoratore. Per questo il dipendente, deve manifestare in modo tracciabile il proprio dissenso qualora fosse obbligato a compiere turni di servizio o P.D. in violazione della legge.

2) Tra un turno e un altro il personale sanitario deve godere di 11 ore di riposo, che possono essere sospese dalla Pronta Disponibilità attiva, ma devono essere godute comunque nelle 24 ore; Stessa cosa se il dipendente viene costretto a violare tale norme, deve manifestare il proprio dissenso.

3) Nell’arco di un anno lavorativo il dipendente non può superare le 180 ore di straordinario, derogate per una percentuale del 5% del personale, sino a 250.

4) La durata media dell’orario di lavoro per ogni periodo di 7 giorni non deve superare le 48 ore, comprese le ore di lavoro straordinario.

Il Coina consapevole e partecipe delle difficoltà oggettive del personale che opera in sanità e di poter far valere le proprie tutele anche se legittime, offre la possibilità a tutti i colleghi di partecipare ad un approfondimento della materia tramite un corso di aggiornamento accreditato. Corso ECM “Il Diritto Contrattuale dell’Infermiere” organizzato dal Coina e l’Associazione Avvocatura di Diritto Infermieristico ADI che si terrà venerdì 22 Gennaio 2016, presso l’Aula Magna Facoltà di Lettere Università La Sapienza.

La segreteria COINA

 

Per maggiori info scaricare la locandina:

Locandina ECM e Programma

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