Parere OPI di Roma su quesito Coina conferma: l’esecuzione dell’ECG in autonomia è competenza e responsabilità dell’infermiere e mai dell’OSS

 

Al Coina giungono sempre più spesso quesiti su cosa possa fare in autonomia il personale di supporto OSS, cosa può essere affidato e quali sono le attività proprie dell’infermiere che non possono essere delegate.

Nello specifico ci è stato chiesto se l’OSS può svolgere in autonomia l’esecuzione dell’ElettroCardioGramma, ovvero preparare il paziente sul letto o lettino visita se ambulatoriale, posizione correttamente gli elettrodi, essenziale per una diagnosi accurata e puntuale, e, una volta collegato e verificato l’intero processo, registrare e verificare il tracciato.

La nostra risposta è ovvia…l‘OSS NON PUO’ svolgere in autonomia tutta la procedura, ma solo se il tutto avviene in collaborazione con l’infermiere. Andiamo a vedere il perché di questa nostra affermazione.

L’infermiere è il professionista laureato, in possesso del titolo abilitante alla professione, il quale nel suo programma di Studi ha frequentato, tra le varie materie previste, quella Cardiologica. Pertanto l’infermiere è perfettamente a conoscenza o comunque deve saper riconoscere quale sia il Ritmo Sinusale e le principali anomali e aritmie. Non deve fare diagnosi, ma deve riconoscere e far presente ogni alterazione presente sul tracciato, al fine di valutare se richiedere un intervento urgente da parte del medico o magari attendere il referto in via ordinaria.

Il ruolo dell’infermiere nell’esecuzione dell’ECG è determinante, soprattutto quando vi siano delle anomalie o aritmie asintomatiche per il paziente, ma potenzialmente infuaste per lo stesso se non accertate in tempo. Ad esempio se il tracciato del paziente non è in Ritmo Sinusale, potrebbe avere una Fibrillazione Atriale asintomatica. Questo può portare, anche in breve tempo, ad un rischio di ischemia cerebrale dovuto alla formazione di trombi, i quali possono staccarsi dal cuore e, trasportati dal flusso sanguigno, raggiungere le arterie periferiche e occluderle. Può anche capitare un paziente con esofagite da reflusso, la quale può nascondere una probabile ischemia cardiaca visto la sintomatologia spesso simile.

Come abbiamo visto l’eseguire un tracciato ECG, non è una mera e semplice azione di spingere un pulsante, ma attiene ad un intero processo nel quale l’infermiere è l’attore principale e soprattutto il primo responsabile.

Molto colleghi e, purtroppo Coordinatrici e Dirigenti Infermieristici, affermano che l’OSS può svolgere in autonomia un ElettroCardioGramma perché, secondo la loro interpretazione, sull’accordo Stato Regioni c’è scritto che l’OSS è autorizzato all’utilizzo di apparecchi elettromedicali semplici come ad esempio un ECG.

Allora rileggiamo insieme il mansionario dell’OSS, definito dall’Accordo Stato Regioni del 2001 [LEGGI] nell’allegato B.

In sostituzione o in appoggio dei famigliari e su indicazione del personale preposto è in grado di: 

        – “aiutare per la corretta assunzione dei farmaci prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso

Capiamo che molto spesso le leggi vanno interpretate, ma in questo caso c’è veramente poco da interpretare.

L’accordo specifica chiaramente che l’OSS, in sostituzione del famigliare o in appoggio dello stesso, aiuta ad utilizzare un apparecchio medicale di semplice uso (come ad esempio un nebulizzatore per aersol), ma di certo non parla di apparecchiatura medicale semplice riferendosi ad un Elettrocardiografo.

Visto che molti Coordinatori e Dirigenti SITRA, continuano ad “interpretare” la norma, abbiamo chiesto il parere del Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma, nonchè VicePresidente FNOPI, ponendo il quesito se spetta all’OSS l’esecuzione di un ElettroCardioGramma.

Ecco la risposta dell’OPI di ROMA:

Egregio Presidente,

con la nota in oggetto codesto sindacato chiedeva allo scrivente Ordine Professionale un parere sulla possibilità per gli Operatori Socio Sanitari di eseguire, in autonomia, elettrocardiogrammi.

La figura ed il profilo professionale dell’operatore socio sanitario sono stati individuati con Provvedimento del 22 febbraio 2001, a seguito dell’accordo Stato – Regioni.

In particolare, per quanto qui interessa, sulla base delle competenze tecniche individuate nell’allegato B del su citato provvedimento, l’OSS “in sostituzione e appoggio dei familiari e su indicazione del Personale preposto è in grado di:

  • aiutare per la corretta assunzione dei farmaci prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso”.

Per quanto concerne, quindi, l’esecuzione di un ECG, l’OSS può collaborare e aiutare nella preparazione dell’ambiente, del paziente e del materiale necessario, mentre sarà l’Infermiere ad eseguire l’ECG, che sarà poi refertato dal medico.

In conclusione, non rientra tra i compiti dell’OSS l’esecuzione dell’ECG.

Con la speranza di aver risposto in modo esaustivo al Vostro quesito, si rimane comunque a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Distinti saluti.                                                                                                     

La Presidente A.M.L. Pulimeno

 

Da quello che affermano sia la Presidente OPI di ROMA che il Presidente OPI di Firenze Pistoia [LEGGI], svolgere l’ECG in autonomia da parte dell’OSS è “Esercizio abusivo della Professione Infermieristica”, art. 348 del Codice Penale.

 

Sapere è potere tutto il resto è sottomissione“.

 

La Segreteria Coina

 

Fonti:

Lettera OPI di ROMA [CLICCA]