Policlinico Gemelli: firmato accordo per l’erogazione Bonus Covid-19

L’11 aprile 2020 è stato firmato l’accordo tra Regione Lazio e le parti sociali (CGIL, CISL, UIL ed altre sigle) per l’erogazione bonus, accordo che il Coina aveva immediatamente contestato, attraverso una Lettera, in cui si sottolineavano evidenti disparità di trattamento [LEGGI].

La prima, quella più grave, il non includere tutti gli ospedali privati convenzionati con il SSR che, pur facendo parte della rete Covid (in quanto riconosciute dalle varie ordinanze), non riceveranno alcun riconoscimento economico.

La seconda è quella di aver identificato solo due categorie di rischio lasciando borderline molti colleghi a cui non verrà riconosciuto nessun trattamento economico aggiuntivo. Abbiamo pertanto sollecitato la Regione Lazio a rivedere l’accordo, in modo da prevedere non due classi di rischio bensì tre (come peraltro previsto dalla Regione Toscana). Ad oggi la Regione Lazio non si è ancora pronunciata in merito alle nostre richieste.

La Fondazione Policlinico Gemelli (FPG), che ricordiamo è la più grande struttura privata accreditata del Lazio, è stata fin da subito inserita nella Rete Covid-19 della Regione Lazio, grazie alla riconversione della Columbs in Covid Hospital2, creando circa 60 posti di terapia intensiva e 100 posti di degenza Covid- 19, arrivando nel maggior picco ad avere circa 500 pazienti Covid in totale (tra Policlinico Gemelli e Columbsu) ed a gestire il 25% dei pazienti totali Covid-19 del territorio Regionale. Un impegno enorme sia della Struttura che di tutti gli operatori sanitari impegnati.

La Fondazione si è dimostrata fin da subito sensibile, anche se nell’accordo Regionale la vedeva ingiustamente esclusa, di riconoscere ai suoi collaboratori quanto previsto comunque da tale accordo, nella fiducia che la Regione Lazio si ravveda sulla erronea decisione presa.

Il Gemelli ha cosi presentato, alle OO.SS. della FPG, una bozza di accordo e nella data di ieri (20 aprile), dopo una proficua trattativa di circa 5 ore, si è arrivati ad un accordo che addirittura va oltre quello che prevedeva la Regione Lazio.

Il Bonus di 1000€ previsto per il rischio elevato (Fascia A) è stato aumentato a 1050€, suddiviso in 550€ lodi in busta paga e 500€ sotto forma di welfare.

Il Bonus di 600€ previsto per il rischio medio (Fascia B) è stato aumentato a 650€, suddiviso in 350€ lordi in busta paga e 300€ sotto forma di welfare.

Tutti e due i Bonus sono erogati al 100% purché si sia lavorato per almeno 20 turni tra l’8 marzo ed il 30 aprile, mentre se si è lavorato per meno di 20 turni (ma comunque per almeno 10 turni), il Bonus verrà riproporzionato esclusivamente nella parte lorda in busta paga.

Inoltre, il Coina insieme alle OO.SS Autonome ha chiesto e ottenuto all’interno di questo accordo:

– inserimento di una “Terza fascia” per tutti coloro che sono stati esclusi dall’attuale accordo, ma che comunque hanno lavorato in questi giorni cosi difficili, prevedendo 150€ sotto forma di Welfare da erogare in base alla effettiva presenza in sede di lavoro dall’8 marzo al 30 aprile, in aggiunta ai 100€ già previsto dall’art. 63 del D.L. n. 18/2020;

Festivi infrasettimanali riconosciuti in busta paga per chi ha prestato servizio nei reparti Covid-19 nei mesi di aprile e maggio;

Doppia indennità per particolari condizioni di lavoro, in deroga al CCL-FPG, ovvero indennità di terapia intensiva/subintensiva e indennità di malattie infettive, per chi lavora nei reparti Covid-19 riconosciuta fino al 31 luglio 2020;

Esteso Bonus Baby Sitting in aggiunta a quello previsto dal D.L. n. 18/2020 di 500€ da utilizzare per i servizi welfare anche per le figure non rientranti nel D.L. n. 18/2020, come ad esempio le Ostetriche.

Non è stato possibile purtroppo prevedere le tre classi di rischio, come richiesto dal Coina, perché l’accordo essendo legato a quello Regionale (vedi accordo) non poteva prevedere modifiche sostanziali, evidenziando ancora di più, quanto quell’accordo firmato tra la Regione Lazio e CGIL, CISL e UIL, abbia inciso anche indirettamente nell’accordo tra le parti sociali e la Fondazione Policlinico Gemelli.

La Redazione CoinaNews