La promessa di Schillaci agli studenti italiani: «Creeremo terreno fertile per incentivarvi a restare”

I numeri di report autorevoli ci raccontano palesemente che, agli occhi dei futuri infermieri e dei professionisti sanitari del domani, professioni come quella infermieristica hanno perso notevolmente di appeal.

I dati sulla carenza di infermieri confermano l’allarme che da tempo sindacati come il nostro lanciano. Nel 2021 abbiamo toccato il fondo, laureando meno di 10.000 infermieri, uno standard già basso. Solo l’1% degli studenti sceglie questo corso di laurea contro una media del 3% negli altri Paesi dell’Unione europea”.

Per la prima volta dal 2011, il numero dei laureati in Infermieristica è sceso sotto 10mila. Nel dettaglio, i laureati sono 11.436 sui 15.464 posti messi a bando, pari al 74%. Valore questo che è sceso dall’81% del 2013 al 69% del 2020 e al 67% del 2021. Tra le principali ragioni la difficoltà, nell’ultimo biennio, di assicurare il tirocinio per gli studenti e terminare così in tempo il percorso formativo.

Non è un caso, perciò, alla luce di questi dati, volervi raccontare l’incontro di oggi tra il Ministro della Salute e un gruppo di studenti italiani.

«In qualità di Ministro della Salute, non posso che rivolgere un’attenzione particolare a quanti hanno scelto percorsi di studio per le professioni mediche e sanitarie.Mi auguro che questo futuro gratificante sia qui, in Italia: le esperienze e gli scambi anche con altre realtà sono molto importanti ma l’auspicio è che, a lungo termine, possiate scegliere di restare in Italia. Stiamo lavorando affinché al termine del vostro percorso formativo troviate condizioni migliori, con una maggiore attrattività e in questa direzione va il nostro impegno per valorizzare tutte le professioni sanitarie».

Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto all’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università dell’Aquila.

«La sanità pubblica è una priorità del Governo e per questo stiamo mettendo in campo ogni sforzo per potenziare il servizio sanitario nazionale e fare in modo che medici e infermieri siano motivati a restare nelle nostre strutture, con condizioni economiche e professionali incentivanti», ha ribadito.

La Redazione CoinaNews