Non siamo abituati ad entrare nel merito degli interventi politici, molto spesso possono essere strumentali e come tali non avere alcune finalità verso l’informazione di servizio e di utilità che un sindacato come il nostro, a tutela dei diritti dei professionisti della sanità, intende perseguire ogni giorno.
Nello stesso tempo, però, quando si tratta proprio di dichiarazioni che riguardano gli infermieri e gli altri professionisti dell’assistenza, per dovere di cronaca determinate “frasi forti” vanno riportate, soprattutto perchè si parla di impegno economico da parte dell’esecutivo nei confronti del nostro sistema sanitario e oltre tutto siamo alla vigilia dell’inizio della tornata contrattuale, relativamente a un CCNL Sanità 2022-2024 che sta già facendo discutere per le cifre non certo “idilliache” riservate al personale del comparto.
Ebbene a parlare di sanità è l’ex premier Conte, leader dei Cinque Stelle, che accusa apertamente il Governo. Ripetiamo, senza entrare nel merito riportiamo le sue dichiarazioni, senza nasconderci sul fatto che, al di là di chi abbia torto o ragione, il momento storico è delicatissimo, e la valorizzazione economico-contrattuale dei professionisti sanitari non può certo attendere.
Giuseppe Conte sostiene che la nostra sanità ha bisogno di maggiori investimenti economici e accusa il Governo di destinare la maggior parte dei propri “interessi” verso la guerra in Ucraina e le banche. Dichiarazioni forti che di certo non rimarranno isolate. Ci aspettiamo infatti la reazione della maggioranza, ma ripetiamo a noi non interessa il gioco delle parti o i botta e risposta. In questo momento tutti i professionisti sanitari vogliono capire cosa porterà loro in dote il nuovo contratto, il cui tavolo delle trattative inizia domani 20 marzo.
La priorità per noi del Coina è una sola, ovvero che la politica, al di là del suo colore che poco conta, inserisca finalmente i professionisti sanitari al centro del proprio progetto.
La Redazione CoinaNews
