Siamo arrivati alle minacce di morte. Prendo la pistola e vi ammazzo tutti. Accade in un pronto soccorso lombardo. Incubo senza fine per gli infermieri italiani

Quando ci illudiamo che stia per arrivare un tregua riguardo alla escalation di aggressioni e minacce contro i professionisti sanitari, quando proviamo a sperare che Governo e Regioni, di fronte a quella che rappresenta una vera e propria emergenza sociale, un male di vivere, possano finalmente mettere in atto un piano risolutivo, arrivando a ipotizzare addirittura di modificare le norme del codice penale, si verificano nuovi allarmanti episodi che ci lasciano senza fiato.

Apprendiamo la notizia dai social e la riportiamo così come ci viene data. Stiamo ovviamente cercando di approfondirla, ma a riprenderla è stata anche l’autorevole testata Milano Today, quindi cominciamo a immaginare che non si tratti di “semplici illazioni”.

Giornata di sabato 22 marzo 2024, siamo in un affollato pronto soccorso milanese: regna il caos totale, dal momento che, oltre tutto, come spesso accade, i medici di famiglia non ci sono nel fine settimana, ci avviciniamo alla domenica delle Palme, e la sanità territoriale per snellire i casi meno gravi latita letteralmente.

Una madre, alle prese con il suo bambino in codice verde, stanca di aspettare, e già visibilmente agitata all’arrivo nel pronto soccorso, da un momento all’altro scoppia come la peggiore delle bombe e da letteralmente in escandescenza.

Secondo le testimonianze raccolte, per voce proprio di una infermiera della medesima struttura sanitaria, la donna prima inveisce contro una collega per il ritardo con cui il figlio viene visitato (ma è chiaro che ci sono pazienti con codici differenti e che hanno la priorità), poi la prende a schiaffi, infine non contenta urla in preda ad un raptus di rabbia incontrollabile ed è qui che partono le minacce a tutto il personale sanitario.

Torno a casa e prendo la pistola, vi ammazzo tutti! Frasi irripetibili, un atteggiamento furioso non giustificato dalle condizioni del bambino, che di li a poco sarà visitato e le cui condizioni non destano preoccupazioni.

Cosa succede, cosa scatta nella testa di molti cittadini? La situazione è fuori controllo e tutto questo accade quasi ogni giorno, da Nord a Sud. Arrivare a minacciare di morte gli infermieri e gli altri professionisti sanitari non può diventare una consuetudine. Quello che sta accadendo è a dir poco drammatico!

La Redazione CoinaNews