Riduzione liste di attesa e abolizione tetto di spesa professionisti sanitari: il Ministro Schillaci ribadisce impegno del Governo

Uscire dal buio tunnel in cui è finita: la sanità italiana deve rivedere la luce e questo la politica di casa nostra lo sa bene, nell’interesse della qualità delle prestazioni offerte al cittadino e perseguendo nel contempo una indispensabile evoluzione in positivo delle condizioni economico-contrattuali dei professionisti sanitari. Tra il dire e il fare…naturalmente c’è di mezzo il mare, dicevano i saggi.

E se ridonare appeal alle professioni sanitari vuol dire concretizzare finalmente una valorizzazione attesa da anni, nel contempo la sanità deve darsi decisamente, una svecchiata, ripartire, ricostruire e aumentare in efficienza, nell’ottica di poter sostenere nel modo migliore possibile la salute della collettività in relazione ai suoi crescenti fabbisogni.

La politica, inoltre, di questi tempi si interroga su due questioni e promette cambiamenti radicali: riduzione liste di attesa e abbattimento tetti di spesa professionisti sanitari.

Il Ministro della Salute prospetta un nuovo piano nazionale per ridurre le liste d’attesa senza fine negli ospedali italiani. L’annuncio del responsabile del dicastero, Orazio Schillaci, è arrivato nel question time alla Camera sul tema dei problemi strutturali del Ssn, durante il quale ha comunicato l’istituzione di un tavolo di lavoro per tagliare le interminabili code di accesso delle prestazioni sanitarie.

Il nuovo Piano 204-2026, ha assicurato Schillaci, rappresenta “uno strumento di indirizzo in tema di accesso alle prestazioni sanitarie e di gestione dei tempi e delle liste d’attesa con impegno comune di convergenza su azioni complesse e articolate, fondate sulla promozione del principio di appropriatezza nelle sue dimensioni clinica, organizzativa e prescrittiva”.

Nel suo intervento alla Camera il ministro ha affrontato anche il tema delle lacune del personale, collegato alle liste d’attesa: “L’abolizione del tetto di spesa per le assunzioni sarà fatta da questo Governo. L’aumento di interventi a tutela della sicurezza del personale, è priorità di questo Governo – ha assicurato ancora Schillaci – Il blocco della vera privatizzazione ovvero dello scandalo dei medici a gettone, è anch’esso priorità di questo Governo”.

I CUP: il ministro indica un monitoraggio annuale del collegamento delle agende di tutte le strutture pubbliche e private. Ma con l’emanazione del nuovo Piano, il monitoraggio potrà essere realizzato mediante un collegamento diretto ai Cup regionali per ottenere dati tempestivi e oggettivi. In sostanza una verifica in rete si tutte le liste di prenotazione per occupare in tempi reali tutti gli spazi disponibili. Resta da capire se questo ‘contenitore’ permetterà di comprendere tutte le disponibilità, cioè quelle del pubblico, delle prestazioni in intramoenia e infine quelle del privato accreditato.

PERSONALE. “Le pregresse manovre di contenimento della spesa – con la sola eccezione della parentesi pandemica – e i vincoli assunzionali, hanno determinato inevitabilmente un forte deterioramento delle condizioni di lavoro che ha reso il Ssn sempre meno attrattivo. Questo determina che, sempre più frequentemente, per garantire la funzionalità minima dei servizi, le aziende del Ssn ricorrono a forme di esternalizzazione dei servizi, note come fenomeno dei gettonisti” ha detto Schillaci, indicando così nella carenza di organici una piaga da curare all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. La questione organici potrebbe essere affrontata al di fuori del Piano ma come si comprende dalle parole dello stesso ministro sarà questo un passaggio chiave. Ma il ministro ha ricordato anche un rifinanziamento dei piani operativi per l’abbattimento delle liste d’attesa, per cui le regioni potranno utilizzare una quota non superiore allo 0,4 per cento del livello di finanziamento indistinto, per un ammontare, per l’anno 2024, di 520 milioni di euro.

La Redazione CoinaNews